Tra i vari aumenti che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi anni, c’è sicuramente quello della benzina. E’ diventata ormai una corsa alla ricerca della colonnina più conveniente e sempre più italiani si lamentano di questa situazione.
Molti penseranno che di conseguenza i benzinai si siano arricchiti ma in realtà le cose stanno messe in un altro modo. Cerchiamo di capire il perché:
L’aumento della benzina si può definire quasi una “tassa” imposta dallo Stato italiano, questo significa che è proprio lui che ci guadagna in primis. Il benzinaio (inteso come colui che gestisce il servizio) percepisce più o meno lo stipendio di sempre.
E’ importante sottolineare che ci sono due tipi di benzinai: quello del caso appena citato definito autonomo e quello dipendente che guadagna un fisso standard (intorno ai 1200 euro).
Chi gestisce la colonnina di benzina, riceve circa 3,8 centesimi su ogni litro di benzina. E’ chiaro che molto fa il luogo in cui si sta svolgendo la professione: se ci si trova in una zona centrale della città, è ovvio che la clientela sarà maggiore.
Un trucco che adottano alcuni benzinai è quello di avviare altre attività sul posto, come ad esempio la vendita di oli ed accessori per auto, delle macchinette h24 self service, dei bar o addirittura dei ristoranti.