Tantissimi giovani intraprendono la carriera universitaria umanistica, che spesso mira all’insegnamento. Oggi però, a causa della crisi lavorativa, sempre meno gente va in pensione e sempre più giovani non riescono a raggiungere questo sogno.
Diventare insegnanti ormai, non è per niente semplice. Ma molti, riescono a raggiungere lo step precedente, ossia quello delle supplenze.
Il supplente non ha nulla a che vedere con l’insegnante di ruolo, sia a livello contrattuale che di incassi. Quest’ultimo percepisce uno stipendio che gli consente una vita dignitosa e si può dire che ha il “posto fisso”: un vero e proprio miraggio per gli italiani.
Ma quanto guadagna invece un supplente?
Il supplente ha una sorta di accordo occasionale: non viene chiamato sempre ma appunto quando l’insegnante di ruolo è assente. Le retribuzioni si basano sulle ore svolte e lavorando di media 8 ore al giorno si guadagna sulle 800 euro mensili. Ben poco insomma, soprattutto in Italia: stando a delle statistiche il nostro Paese è quello che “sfrutta” maggiormente queste figure. E se ci pensate, i benefici extra son davvero pochi: non si parla di tredicesime o di bonus annuali. Insomma, una situazione a dir poco drastica.
In altre nazioni europee invece, non è affatto così: in Lussemburgo ad esempio, si riesce tranquillamente a percepire quelle 1300 euro mensili.